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Cavendish Road 1944 | Il tracciato bellico nella battaglia di Montecassino

Contesto storico

La Cavendish Road, un'antica mulattiera conosciuta per molto tempo solo dagli abitanti residenti nella zona di Cassino (Provincia di Frosinone, Regione Lazio), divenne una delle vie di comunicazioni più importanti durante le operazioni militari condotte dagli Alleati in Italia nell'ambito della seconda guerra mondiale, tra il 1943 e il 1945. Infatti le notevoli difficoltà incontrate durante lo Sbarco di Anzio costrinsero gli Alleati a concentrare gli sforzi sulla linea Gustav e utilizzare questa strada per sferrare l’attacco alle spalle delle postazioni difensive tedesche attestate nell’area dell’Abbazia di Montecassino.

Sintesi degli eventi

Realizzata dai genieri della 4th Indian Division ampliando un'antica mulattiera che collegava il villaggio di Caira alla località Albaneta e a Montecassino, la Cavendish Road fu concepita per l'evacuazione di feriti e il trasporto di rifornimenti con jeep.

Nel febbraio 1944 la mulattiera era usata dagli americani, che con robusti muli e non poche difficoltà tentavano di approvvigionare i soldati bloccati nelle posizioni poste sulle colline settentrionali di Montecassino. Sempre nel febbraio del 44 vennero eseguiti i primi interventi di adeguamento, ma il generale neozelandese Bernard Freyberg comandante del 2nd New Zealand Corps, intuendo il potenziale strategico-militare della mulattiera ordinò che i lavori continuassero per permettere il transito di carri armati. Lo scopo era quello di lanciare un attacco diversivo per costringere i tedeschi a convogliare più risorse a nord-ovest di Cassino, garantendo maggiori possibilità di successo ad un attacco alleato diretto all'Abbazia; un contingente corazzato avrebbe percorso la strada partendo da Caira, raggiunto la Masseria Albaneta ed infine il Monastero; era l'Operation Revenge'.

Dal 1° all'11° di marzo, i genieri lavorarono incessantemente all'ampliamento della strada, i lavori richiesero l'uso di bulldozer e compressori, ma sopratutto un minuzioso lavoro manuale con picconi, piedi di porco e cariche esplosive; essendo alcuni tratti sotto la vista degli osservatori tedeschi, vennero utilizzate reti mimetiche per garantire il segreto tattico fino al giorno dell'attacco. L'operazione era stata inizialmente pianificata per il 16 marzo, il giorno successivo al bombardamento della città di Cassino (inizio della "Operation Dickens"), ma venne poi rimandata di tre giorni quando si decise di attuare l'Operazione Revenge. Il contingente corazzato comandato dal Tenente-Colonnello  John Adye, era composto da forze indiane, neozelandesi ed americane e contava 41 tra carri armati sherman e stuart, 3 cannoni semimoventi M-7 Priest, 2 bulldozer D-6 ed 1 trattore D-7, senza alcun supporto di fanteria.

All'alba del 19 marzo i mezzi cingolati dal villaggio di Caira raggiunsero un'area di assemblaggio in località Pozzo Alvito, da li attaccarono verso l'Albaneta. I paracadutisti tedeschi della 1. Fallschirmjager-Division presa di sorpresa, reagirono prontamente respingendo l'avanzata con armi automatiche, anticarro e mine, ma alcuni carri stuart americani superarono la Masseria Albaneta proseguendo però invano verso l'Abbazia. Nel tardo pomeriggio quando i combattimenti terminarono, gli alleati lasciarono sul campo quasi la metà dei mezzi impiegati, subendo ingenti perdite anche fra i soldati.

Durante la notte i tedeschi distrussero i carri armati abbandonati e minarono l'area, cosa che il 12 maggio nel corso dell'ultima battaglia di Cassino, avrebbe inferto gravi conseguenze ai carri del Pulk 4. Pancerny "Skorpion" (4° Reggimento Corazzato "Skorpion"), la strada infatti dopo il fallito tentativo neozelandese, tra aprile e maggio era stata ripristinata dai polacchi che la ribattezzarono Droga Polskich Saperow (Strada dei genieri polacchi).

Il percorso oggi sulla Cavendish Road

Il tracciato lungo poco più di 4 chilometri e tutt'oggi ancora percorribile inizia a sud del villaggio di Caira nella contrada Fonnone e si snoda tutto a nord dell'Abbazia di Montecassino (www.abbaziamontecassino.org). Lungo il percorso è possibile osservare un carro armato americano sherman che i soldati del 2° Korpus Polski (2° Corpo Polacco) lasciarono in memoria dei loro compagni del Pulk 4. Pancerny "Skorpion" caduti durante la battaglia. Proseguendo si incontrano i resti della Masseria Albaneta che offre un bel panorama sulla Valle del Liri e il Birrificio di Montecassino (www.birramontecassino.it), dove viene interamente prodotta la famosa Birra D'Abbazia. Una deviazione sulla sinistra conduce alla Stele dedicata ai caduti Polacchi, al Cimitero Polacco ed infine all'Abbazia.

La battaglia di Montecassino

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